Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in netto ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 3,7% a 1.291,70 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì e sono stati alti. Anche sul mercato azionario russo ha pesato l’incertezza relativa alla situazione della Grecia. Il Governo greco ha annunciato ieri sera che non raggiungerà gli obiettivi di risparmio concordati con l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale. Un default di Atene sembra essere ora più probabile. Tra i titoli del listino russo Norilsk Nickel (RU0007288411) ha perso il 5,5%, RusAl (RU000A0JR5Z5) il 2,6% e Sberbank (RU0009029540) il 4,3%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso del 5,1% a RUB 146,18.
Il BUX a Budapest ha perso l’1,7% a 15.509,68 punti. Sul listino ungherese ha pesato il crollo di OTP Bank (HU0000061726). Il titolo della prima banca ungherese ha chiuso in ribasso del 5,9%. Seduta negativa anche per MOL (HU0000068952): -0,9% a HUF 14.970. Magyar Telekom (HU0000016522) e Gedeon Richter (HU0000067624) hanno guadagnato rispettivamente l’1% e l’1,3%.
Il PX a Praga ha perso l’1,8% a 917,60 punti. Quasi tutti i titoli principali del listino ceco hanno chiuso in ribasso. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso il 6,3%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,8% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,5%. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato lo 0,2%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in ribasso dell’1,7% a 37.620,12 punti. Tra le blue chips polacche PKN Orlen (PLPKN0000018) ha perso il 4,1%, Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) lo 0,6%, PZU (PLPZU0000011) il 3,2%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 2,9% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 5,3%. PGE (PLPGER000010) ha guadagnato lo 0,4% e Bank Pekao (PLPEKAO00016) lo 0,7%.
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