Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in netto ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 3,1% a 1.526,01 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì e sono stati nella media. Anche sul mercato azionario russo hanno pesato i timori relativi alla situazione della Grecia. Il prezzo del petrolio si è inoltre indebolito ulteriormente. Le quotazioni del greggio sono scese oggi a New York al di sotto di $85 al barile. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso il 2,3%, RusAl (RU000A0JR5Z5) il 2,9% e Inter RAO UES (RU000A0JPNM1) l’1,5%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in rialzo dello 0,1% a RUB 162,11.
Il BUX a Budapest ha perso il 2,9% a 16.294,60 punti. Tra i titoli di maggior peso dell’indice ungherese Gedeon Richter (HU0000067624) ha perso l’1,2%, OTP Bank (HU0000061726) il 3,3%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 3,3% e MOL (HU0000068952) il 4%. Dopo il crollo di venerdì scorso FHB (HU0000078175) ha registrato una lieve ripresa ed ha guadagnato lo 0,6%.
Il PX a Praga ha perso il 4,5% a 907,40 punti. Quasi tutti i titoli principali del listino ceco hanno chiuso in ribasso. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha perso il 5,3%, Komercni Banka (CZ0008019106) il 6,3%, Erste Group Bank (AT0000652011) il 6,1% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) l’1,7%.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,3% a 38.740,68 punti. Tra le blue chips polacche PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha perso il 2,2%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) il 2,6%, PKN Orlen (PLPKN0000018) il 2,1% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 4,3% e PGE (PLPGER000010) lo 0,5%. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) e PZU (PLPZU0000011) hanno guadagnato rispettivamente il 2,8% e lo 0,5%.
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