Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in forte ribasso.
L’indice RTS a Mosca ha perso il 2% a 1.396,86 punti. I volumi di scambio sono aumentati sensibilmente rispetto a ieri e sono stati al di sopra della media. I timori relativi alle prospettive dell’economia hanno fatto andare oggi a picco i prezzi delle materie prime. Il prezzo del petrolio è caduto a New York al di sotto di quota $72, le quotazioni del rame sono scese a Londra ai loro più bassi livelli da più di una settimana. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso il 4,1%, RusHydro (RU000A0JPKH7) il 2,1% Norilsk Nickel (RU0007288411) l’1,2% e PIK Group (RU000A0JP7J7) lo 0,3%.
Il BUX a Budapest ha perso l’1,5% a 21.597,95 punti. I bancari hanno guidato la lista dei ribassi. FHB (HU0000078175) ha perso il 3,3% e OTP Bank (HU0000061726) il 4,9%. Tra gli altri titoli del listino ungherese Magyar Telekom (HU0000016522) ha chiuso in calo dello 0,9% e MOL (HU0000068952) dell’1,9%. Gedeon Richter (HU0000067624) ha guadagnato controtendenza il 2,6%.
Il PX a Praga ha perso il 2,4% a 1.152,30 punti. Tutti i titoli dell’indice ceco hanno chiuso in ribasso. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha perso il 2,5%, Erste Group Bank (AT0000652011) il 2,7%, Komercni Banka (CZ0008019106) il 4,3% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,5%.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,9% a 41.813,44 punti. Diciannove dei venti titoli di maggior peso del listino polacco hanno chiuso in ribasso. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 2,5%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 3,1%, BRE Bank (PLBRE0000012) il 2,2% e BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,6%. Tra i titoli dei produttori di materie prime KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha perso il 2,4%, PKN Orlen (PLPKN0000018) il 3,3% e Lotos (PLLOTOS00025) il 4,3%.
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