Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso anche oggi in netto ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 4,7% a 1.424,97 punti. Per il listino russo si è trattato della sesta seduta negativa di fila. I volumi di scambio sono stati bassi. Ai timori relativi alla crisi del debito in Europa si sono aggiunti oggi quelli su un mancato accordo sul rientro del deficit pubblico negli USA. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso il 6%, Raspadskaya (RU000A0B90N8) il 5% e Norilsk Nickel (RU0007288411) l’1,8%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso dell’8,1% a RUB 170,95.
Il BUX a Budapest ha perso l’1,4% a 16.789,81 punti. L’Ungheria ha chiesto al Fondo Monetario Internazionale (FMI) e all’Unione Europea (UE) un sostegno finanziario nella lotta alla crisi. Tutti i titoli di maggior peso del BUX hanno chiuso in ribasso. OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 2,3%, MOL (HU0000068952) il 2,1%, Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,6% e Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,4%.
Il PX a Praga ha perso l’1,8% a 855,40 punti. Quasi tutti i titoli principali del listino ceco hanno chiuso in ribasso. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso il 7,8%, Komercni Banka (CZ0008019106) l’1,2% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) l’1,4%. Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha guadagnato l’1,2%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2,5% a 38.119,53 punti. Tra le blue chips polacche KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in ribasso del 9,7%, PKN Orlen (PLPKN0000018) del 2,4%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) dell’1,3%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) dell’1,2%, PZU (PLPZU0000011) dello 0,5%, Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) dello 0,1% e PGE (PLPGER000010) dello 0,7%.
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