Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 4% a 1.950,15 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì e sono stati alti. Sul mercato azionario russo hanno pesato la decisione di S&P di tagliare l’outlook sugli USA ed il calo del prezzo del petrolio. Sberbank (RU0009029540) ha perso il 3,4%, Raspadskaya (RU000A0B90N8) il 4,1%, Bashneft (RU0007976957) il 2,1% e Severstal (RU0009046510) il 3,5%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso del 2,5% a RUB 224,20.
Il BUX a Budapest ha perso il 3,8% a 23.285,05 punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in forte ribasso. OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 4,7%, Gedeon Richter (HU0000067624) l’1,1%, Magyar Telekom (HU0000016522) l’1,6% e MOL (HU0000068952) il 5,5%.
Il PX a Praga ha chiuso in ribasso dell’1,4% a 1.223,30 punti. Tra i titoli del listino ceco Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso l’1,1%, Erste Group Bank (AT0000652011) il 2,3%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) l’1,1% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,1%. Dopo le massive perdite della scorsa settimana ECM (LU0259919230) ha guadagnato l’8%.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,4% a 49.335,57 punti. I bancari hanno sofferto in particolar modo come su tutte le piazze finanziarie europee. BRE Bank (PLBRE0000012) ha chiuso in ribasso del 2%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) del 3,5%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) dell’1,5% e Bank Handlowy (PLBH00000012) dell’1%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) perso il 2,8%. Il prezzo del rame è sceso oggi a Londra ai minimi da un mese. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha beneficiato del suo carattere difensivo ed ha guadagnato l’1,1%.
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