Tra le principali borse dell’Europa dell’Est solo Budapest ha potuto chiudere oggi in rialzo.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 2,5% a 1.375,34 punti. I volumi di scambio sono aumentati fortemente rispetto a venerdì scorso e sono stati molto alti. Sul mercato continua ad esserci un’elevata incertezza a causa della crisi della Grecia. A pesare sul sentiment degli investitori a Mosca è stata inoltre la debolezza del prezzo del petrolio. Tra le blue chips russe LUKoil (RU0009024277) ha perso l’1,3%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 2,7% e Sberbank (RU0009029540) il 4,4%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso del 5,3% a RUB 175.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,4% a 20.300,11 punti. Dopo le forti perdite delle scorse sedute alcuni titoli del listino ungherese hanno potuto registrare una ripresa. MOL (HU0000068952) ha guadagnato l’1,2%, Gedeon Richter (HU0000067624) l’1,7% e Egis (HU0000053947) il 3%. OTP Bank (HU0000061726) e Magyar Telekom (HU0000016522) hanno perso rispettivamente lo 0,8% e l’1,3%.
Il PX a Praga ha chiuso in calo dello 0,1% a 1.092,80 punti. Anche nella capitale ceca ci sono stati oggi dei segni di stabilizzazione. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato il 2%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,8% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,3%. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso il 2,7% e Unipetrol (CZ0009091500) lo 0,5%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,4% a 37.337,28 punti. La maggior parte delle blue chips polacche ha chiuso in ribasso. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso l’1,9%, Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) lo 0,9% e PKN Orlen (PLPKN0000018) lo 0,5%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha guadagnato lo 0,3% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) l’1,7%.
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