Quasi tutte principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca lo 0,8% a 1.842,20 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a venerdì e sono stati molto bassi. Gli investitori attendono con tensione il voto del Parlamento greco sul nuovo piano di austerità, indispensabile per ricevere degli aiuti finanziari e per evitare un default che avrebbe delle conseguenze molto gravi non solo per Atene. Sul mercato azioario russo ha pesato inoltre la debolezza del prezzo del petrolio. Sberbank (RU0009029540) ha perso lo 0,9% e RusAl (RU000A0JR5Z5) lo 0,7%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso invariato.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,5% a 22.484,60 punti. OTP Bank (HU0000061726) ha chiuso in rialzo del 2%. Credit Suisse ha espresso in una nota otitmismo sulle prospettive della prima banca ungherese. Seduta positiva anche per Magyar Telekom (HU0000016522): +0,5% a HUF 584. MOL (HU0000068952) ha perso lo 0,4% e Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,5%.
Il PX a Praga ha chiuso in ribasso dello 0,4% a 1.205,30 punti. Tra i titoli del listino ceco Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso l’1,4%, Erste Group Bank (AT0000652011) lo 0,4%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) il 2,7% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,2%. ECM (LU0259919230) ha guadagnato il 20,4%. Milan Janku, l’azionista di maggioranza di ECM, ha presentato un piano di salvataggio per il gruppo immobiliare.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,8% a 48.010,43 punti. Tra le blue chips polacche PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha chiuso in ribasso dello 0,2%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) dello 0,6%, PKN Orlen (PLPKN0000018) dell’1,2%, PGE (PLPGER000010) dell’1,6% e PZU (PLPZU0000011) dello 0,3%. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha guadagnato il 2,2% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) lo 0,2%.
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