Quasi tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca lo 0,6% a 1.422,00 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri e sono stati molto bassi. L’indice PMI di HSBC e Markit relativo al settore manifatturiero cinese è calato questo mese ai minimi dal marzo del 2009. La notizia ha pesato oggi sui prezzi delle materie prime. Tra i titoli del listino russo RusAl (RU000A0JR5Z5) ha perso il 2,3%, Bashneft (RU0007976957) l’1% e LUKoil (RU0009024277) il 4,7%. Sberbank (RU0009029540) ha guadagnato l’1,2%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,3% a 19.979,37 punti. Il listino ungherese è stato sostenuto da Gedeon Richter (HU0000067624) e MOL (HU0000068952). Il titolo della maggiore impresa farmaceutica dell’Europa dell’Est ha chiuso in rialzo dello 0,8%, quello del gruppo petrolchimico dell’1,1%. I bancari hanno registrato una debole performance. FHB (HU0000078175) ha perso lo 0,6% e OTP Bank (HU0000061726) lo 0,7%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha chiuso invariato.
Il PX a Praga ha perso lo 0,1% a 845,20 punti. Per il listino ceco si è trattato della settima seduta negativa di fila. Tra i titoli di maggior peso del PX Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso l’1,8%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) l’1,5% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,2%. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato il 2,3%. La banca ceca ha comunicato di aver acquistato negli ultimi dodici giorni 42.590 proprie azioni.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in ribasso dell’1,7% a 37.466,98 punti. Tra le blue chips polacche KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha perso il 4,8%, PKN Orlen (PLPKN0000018) l’1,7%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l’1,6%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) il 2,4% e PZU (PLPZU0000011) il 2%. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha guadagnato lo 0,6% e PGE (PLPGER000010) l’1,4%.
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