Quasi tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca lo 0,3% a 1.871,59 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri e sono nella media. L’incerto andamento delle borse dell’Europa occidentale ha fatto scattare delle prese di beneficio sulla piazza finanziaria russa. RusAl (RU000A0JR5Z5) ha perso lo 0,4%, Raspadskaya (RU000A0B90N8) lo 0,6% e Silvinit (RU0009018469) lo 0,5%. Sberbank (RU0009029540) ha chiuso stabile. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in calo del 2,3% a RUB 195,34. Il Governo russo ha indicato che l’inizio dello sfruttamento del progetto di Shtokman, il piu’ grande giacimento di gas del mondo, potrebbe essere rinviato di due anni al 2018.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,2% a 22.573,77 punti. Tra le blue chips ungheresi Magyar Telekom (HU0000016522) ha guadagnato lo 0,8% e OTP Bank (HU0000061726) lo 0,5%. Gedeon Richter (HU0000067624) ha perso lo 0,3%, MOL (HU0000068952) ha chiuso invariato.
Il PX a Praga ha perso l’1,5% a 1.230,90 punti. Quasi tutti i titoli del listino ceco hanno chiuso in ribasso. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso l’1,6%, Komercni Banka (CZ0008019106) l’1,6%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,4%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) il 2,4% e Unipetrol (CZ0009091500) lo 0,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,3% a 46.575,14 punti. Sul mercato è circolata la voce che il Governo polacco stia studiando la vendita delle restanti partecipazioni nelle maggiori aziende del Paese quotate in borsa. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha chiuso in ribasso del 2,6%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) del 2,2%, BRE Bank (PLBRE0000012) del 5,1% e BZW Bank (PLBZ00000044) dello 0,1%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha perso il 3,2%. Il prezzo del rame è sceso oggi ai minimi da due settimane.
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