Quasi tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L’indice RTS ha chiuso a Mosca invariato a 2.062,47 punti. I volumi di scambio sono scesi sensibilmente rispetto a ieri e sono stati bassi. La seduta è stata molto tranquilla. Secondo gli operatori le notizie arrivate dall’estero non sarebbero riuscite a dare dei nuovi impulsi. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha guadagnato lo 0,3% e TNK-BP (RU000A0HGPM9) l’1,5%, Magnit (RU000A0JKQU8) ha perso lo 0,4% e Rosneft (RU000A0J2Q06) l’1,6%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in rialzo del 2% a RUB 243,99.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,6% a 23.885,50 punti. Magyar Telekom (HU0000016522) e OTP Bank (HU0000061726) hanno registrato una ripresa. Il titolo dell’operatore telefonico ha chiuso in rialzo del 2%, quello della prima banca ungherese dell’1,1%. Gedeon Richter (HU0000067624) ha perso lo 0,1% e MOL (HU0000068952) lo 0,4%.
Il PX a Praga ha guadagnato l’1% a 1.249,60 punti. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in rialzo dell’1,1%. Erste Group ha alzato il suo rating sul titolo del produttore di energia elettrica da “Hold” a “Accumulate”. Tra gli altri titoli del listino ceco Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato il 2,5%, Erste Group Bank (AT0000652011) lo 0,6% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,5%. ECM (LU0259919230) ha perso un ulteriore 9,4%. Il gruppo immobiliare ha annunciato di aver aumentato lo scorso anno la sua perdita a €94,5 milioni. Il titolo di ECM aveva registrato già durante le due precedenti sedute delle massive perdite. Lunedì scorso Ceska Sporitelna, il maggiore azionista di ECM, ha presentato una richiesta di accertamento dello stato di insolvenza contro il gruppo immobiliare. La Corte Municipale di Praga ha respinto ieri però la richiesta di Ceska Sporitelna.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato l’1% a 50.174,38 punti. Tutte le blue chips polacche hanno chiuso in rialzo. PKN Orlen (PLPKN0000018) ha guadagnato l’1,1%, KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 2%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) il 2,6%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo 0,9% e PZU (PLPZU0000011) lo 0,2%.
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