Quasi tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L’indice RTS a Mosca ha guadagnato lo 0,5% a 1.597,35 punti. I volumi di scambio sono aumentati sensibilmente rispetto a ieri e sono stati al di sopra della media. Il mercato azionario russo ha beneficiato della solidità del prezzo del petrolio. Le quotazioni del greggio hanno sfiorato oggi quota $86 al barile. Tra i titoli del listino russo LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato lo 0,2%, Norilsk Nickel (RU0007288411) l’1,6%, Tatneft (RU0009033591) il 4,9% e Transneft Pref (RU0009091573) il 2,6%. Sberbank (RU0009029540) ha perso lo 0,9%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietrogurgo in rialzo dello 0,8% a RUB 174,50.
Dopo le forti perdite delle scorse sedute il BUX a Budapest ha guadagnato il 2,1% a 20.221,37 punti. Secondo gli operatori il rimbalzo sarebbe stato favorito dalla stabilizzazione del fiorino. Tutte le blue chips ungheresi hanno registrato una ripresa. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato il 2,3%, Magyar Telekom (HU0000016522) l’1,1%, Gedeon Richter (HU0000067624) il 2,4% e MOL (HU0000068952) l’1,9%.
Il PX a Praga ha perso l’1,1% a 1.107,20 punti. Quasi tutti i titoli di maggior peso del listino ceco hanno chiuso in ribasso. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso l’1,5%, Komercni Banka (CZ0008019106) l’1,6% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) l’1,6%. Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha guadagnato lo 0,1%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,2% a 45.361,07 punti. I bancari hanno chiuso contrastati. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha guadagnato l’1,4% e Bank Pekao (PLPEKAO00016) il 2,5%. BZW Bank (PLBZ00000044) e BRE Bank (PLBRE0000012) hanno perso rispettivamente lo 0,2% e il 3,5%. PGNiG (PLPGNIG00014) ha chiuso in ribasso del 4,1%. Il fornitore di gas ha rinviato la decisione su un possibile taglio dei suoi prezzi a causa recente calo dello zloty rispetto al dollaro.
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