Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi contrastate.
L’indice RTS ha guadagnato a Mosca l’1% a 1.997,0 punti. I volumi di scambio sono scesi ulteriormente e sono stati bassi. A spingere gli acquisti è stato l’aumento del prezzo del petrolio. Le quotazioni del greggio hanno superato oggi temporaneamente $106 al barile. Tra i titoli del listino russo Magnit (RU000A0JKQU8) ha guadagnato l’1,5%, Tatneft (RU0009033591) l’1,2%, Norilsk Nickel (RU0007288411) lo 0,6% e VTB Bank (RU000A0JP5V6) il 2,5%. Sberbank (RU0009029540) ha perso controtendenza lo 0,4%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in rialzo dello 0,9% a RUB 223.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,5% a 22.422,25 punti. La seduta è stata volatile a causa dell’incertezza legata all’emergenza nucleare in Giappone e al conflitto in Libia. Tra le blue chip ungheresi OTP Bank (HU0000061726) ha chiuso in ribasso dello 0,4%, MOL (HU0000068952) dell’1,1% e Magyar Telekom (HU0000016522) dello 0,8%. Gedeon Richter (HU0000067624) ha guadagnato lo 0,4%.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,5% a 1.225,50 punti. Erste Group Bank (AT0000652011) ha chiuso in rialzo del 2,2%. Raiffeisen Centrobank ha promosso il titolo della rivale da “Hold” a “Buy”. Seduta positiva anche per Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300): +0,7% a CZK 849. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso lo 0,1%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha chiuso invariato.
Il WIG a Varsavia ha chiuso stabile a 47.950,43 punti. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha beneficiato dell’aumento del prezzo del rame ed ha guadagnato il 2,2%. Il gruppo minerario polacco è il primo produttore europeo del metallo rosso. Seduta negativa per i bancari. BRE Bank (PLBRE0000012) ha chiuso in ribasso dell’1,3%, BZW Bank (PLBZ00000044) dello 0,1%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) dell’1,5% e PKO Bank Polski (PLPKO0000016) dello 0,6%.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!