Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in netto ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca l’1,8% a 1.904,29 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì ma sono rimasti al di sotto della media. Gli investitori sono preoccupati a causa delle divergenze all’interno dell’Unione Europea sulle modalità del nuovo piano di salvataggio per la Grecia. Sul mercato azionario russo ha pesato inoltre la debole apertura di Wall Street. Sberbank (RU0009029540) ha perso il 4,1%, LUKoil (RU0009024277) l’1,6% e TNK-BP (RU000A0HGPM9) il 4,9%. RusAl (RU000A0JR5Z5) ha guadagnato lo 0,6% e Norilsk Nickel (RU0007288411) il 2%. Gazprom (RU0007661625) ha perso a San Pietroburgo l’1,6% a RUB 198,50.
Il BUX a Budapest ha perso il 3,7% a 21.277,43 punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in ribasso. OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 4,9%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 2,9%, Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,8% e MOL (HU0000068952) il 5,3%.
Il PX a Praga ha perso l’1% a 1.186,70 punti. I bancari hanno sofferto come su tutte le piazze finanziarie europee. Komercni Banka (CZ0008019106) ha chiuso in ribasso dello 0,8% e Erste Group Bank (AT0000652011) del 2%. Male anche Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209). Sia il titolo del produttore di energia elettrica che quello dell’operatore telefonico hanno perso lo 0,9%. Unipetrol (CZ0009091500) ha guadagnato controtendenza lo 0,6%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2,2% a 46.740,32 punti. Diciotto dei venti titoli di maggior peso del listino polacco hanno chiuso in ribasso. Tra i bancari PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha perso il 2,5%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) il 3,6%, Bank Handlowy (PLBH00000012) lo 0,2% e BRE Bank (PLBRE0000012) il 2,2%. Tra i titoli dei produttori di materie prime KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha perso il 2,2%, PKN Orlen (PLPKN0000018) il 4,7% e Lotos (PLLOTOS00025) il 4,8%.
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