Quasi tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca lo 0,5% a 2.113,55 punti. I volumi di scambio sono calati rispetto a venerdì scorso e sono stati molto bassi. Il prezzo del petrolio ha frenato oggi, sulla piazza finanziaria russa sono scattate di conseguenza delle prese di beneficio. Sberbank (RU0009029540) ha perso lo 0,5%, Transneft Pref. (RU0009091573) l’1,3% e RusAl (RU000A0JR5Z5) lo 0,7%. Raspadskaya (RU000A0B90N8) ha guadagnato l’1,4% e TNK-BP (RU000A0HGPM9) l’1,8%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso dello 0,6% a RUB 243,50.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,2% a 24.375,53 punti. Le blue chips ungheresi hanno chiuso anche oggi contrastate. Gedeon Richter (HU0000067624) e Magyar Telekom (HU0000016522) hanno perso entrambi l’1%. OTP Bank (HU0000061726) e MOL (HU0000068952) hanno guadagnato lo 0,2%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,6% a 1.263,70 punti. ECM (LU0259919230) ha chiuso in ribasso del 10%. Il gruppo immobiliare ha presentato una richiesta di bancarotta. I titoli di maggior peso del listino ceco hanno chiuso poco mossi. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso lo 0,2%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,2% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,1%. Erste Group Bank (AT0000652011) ha guadagnato lo 0,1%.
Il WIG a Varsavia è rimasto invariato a 49.985,99 punti. I bancari hanno chiuso contrastati. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso lo 0,6% e PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo 0,3%. BRE Bank (PLBRE0000012) ha guadagnato lo 0,2% e Bank Handlowy (PLBH00000012) il 2,5%. Ancora una seduta positiva per i titoli delle imprese petrolchimiche. PKN Orlen (PLPKN0000018) ha guadagnato l’1,6% e Lotos (PLLOTOS00025) lo 0,1%.
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