Le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,2% a 70.384,92 punti. Era da quasi sei mesi che il listino brasiliano non chiudeva a tali livelli. La seduta è stata in parte condizionata dalle elezioni svoltesi durante il fine settimana. Tra i titoli delle imprese immobiliari Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 2,5% e Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 2,7%. Il mercato si attende che le riforme lanciate dal Presidente Lula per favorire lo sviluppo del settore immobiliare verranno sostenute anche dal suo successore. Nel settore delle utilities Centrais Eletricas Brasileiras (BRELETACNOR6) ha guadagnato il 2,6% e Cia. Energetica de Minas Gerais (BRCMIGACNPR3) l’1,8%. Nelle elezioni per i nuovi governatori statali hanno vinto al primo turno dei candidati che dovrebbero essere favorevoli ad un aumento delle tariffe per l’energia elettrica.
Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso lo 0,3%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) lo 0,8% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) lo 0,8%. La World Steel Association si attende per il 2011 un rallentamento della domanda globale di acciaio.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,4%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York lo 0,1%. Vale (BRVALEACNPA3), l’altro titolo di maggior peso del Bovespa, ha chiuso invariato.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,7% a 34.040,17 punti. Tra le altre blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,7%, Banorte (MXP370711014) l’1,3% e Grupo Mexico (MXP370841019) il 2%. Cemex (MXP225611567) ha perso il 3,2%, Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha chiuso invariato.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l’1% e l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,3%. Il General a Lima ha guadagnato lo 0,1%, l’IBVC a Caracas e il Colcap a Bogotà hanno chiuso invariati.
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