Le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,6% a 62.312,10 punti. Secondo quanto riporta il quotidiano “O Globo” la Presidente Dilma Rousseff vorrebbe che la Banca Centrale del Brasile tagli quest’anno i tassi di almeno altri 100 punti base allo scopo di sostenere la crescita. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato l’1,2%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) lo 0,4% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) lo 0,4%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 4% e PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 2,5%. Nel settore retail Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha guadagnato lo 0,9%, Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) l’1,3% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) lo 0,8%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato lo 0,1% nonostante il nuovo calo del prezzo del petrolio. Il gruppo petrolifero brasiliano ha annunciato che la sua produzione ha raggiunto lo scorso anno il livello record di 2,38 milioni di barili al giorno. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,2%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,8% a 37.384,20 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso l’1,6%, Banorte (MXP370711014) l’1,1%, Cemex (MXP225611567) lo 0,6% e Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,8%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha guadagnato lo 0,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,5% e General a Lima lo 0,6%. L’IPSA a Santiago del Cile ha guadagnato lo 0,2% e il Colcap a Bogotà lo 0,1%. L’IBVC a Caracas ha chiuso invariato.