Le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,6% a 67.119,41 punti. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 4%. Il CEO dell’impresa petrolifera ha dichiarato che se il Parlamento brasiliano non approverà il piano relativo al suo aumento di capitale il gruppo aprirà la sua emissione di titoli a dei nuovi investitori. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 2,5%. L’Australia, il primo esportatore al mondo di carbone e di ferro, ha l’intenzione di introdurre una nuova imposta sui profitti delle imprese minerarie a partire dal 2012. Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha chiuso in calo dell’1,6%. J.P. Morgan ha declassato il titolo del produttore d’acciaio da “Neutral” ad “Underweight”. Bene i titoli del settore immobiliare. Cyrela (BRCYREACNOR7) ha guadagnato il 4,8%, Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) il 3,7% e Gafisa (BRGFSAACNOR3) il 4,8%. Itau Unibanco ha introdotto Cyrela, la prima impresa immobiliare del Brasile, nella sua lista di titoli preferiti.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 32.832,45 punti. Cemex (MXP225611567) ha guadagnato l’1,9%. Le spese per costruzioni sono aumentate a marzo negli Stati Uniti dello 0,2%. Si è trattato del primo incremento dallo scorso ottobre. Tra le altre blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha chiuso in rialzo dello 0,7% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) dello 0,1%. Grupo Mexico (MXP370841019) ha perso lo 0,3%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,7%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,3% e il Colcap a Bogotà l’1,6%. Il General a Lima e l’IBVC a Caracas hanno perso rispettivamente lo 0,4% e l’1,5%.
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