Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l’1,2% a 62.697,20 punti. Le vendite al dettaglio sono calate ad aprile in Brasile dello 0,2%. Si è trattato del primo calo da un anno. Gli economisti avevano atteso un aumento dello 0,4%. La notizia ha segnalato che la crescita economica del Brasile potrebbe rallentare più del previsto. Sulla Borsa di San Paolo ha pesato inoltre la debole performance di Wall Street. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso l’1,6%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) l’1,4% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) lo 0,6%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in ribasso del 2,9%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 2,1%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 2,5% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 2,6%. Nel settore retail Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) ha perso il 2,9% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) il 2,5%. Tra i minerari MMX Mineração e Metálicos (BRMMXMACNOR2) ha chiuso in ribasso del 2,4% e Vale (BRVALEACNPA3) dello 0,9%. I prezzi dei metalli sono scesi sensibilmente ieri sia a Londra che a New York. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato lo 0,1% nonostante il forte calo del prezzo del petrolio.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,8% a 34.963,80 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,7%, Banorte (MXP370711014) lo 0,8%, Cemex (MXP225611567) il 3,3%, Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,4% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,2%, il General a Lima l’1,4%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,5%, il Colcap a Bogotà lo 0,1%. L’IBVC a Caracas ha guadagnato l’1,2%.
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