Le borse dell’Europa dell’Est affondano

Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno registrato oggi delle notevoli perdite.

L’indice RTS ha perso a Mosca il 2,3% a 1.360,74 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri e sono stati al di sotto della media. Sul mercato azionario russo hanno pesato i deludenti dati sull’occupazione negli USA ed il calo dei prezzi delle materie prime. Il prezzo del petrolio è caduto nel pomeriggio a New York al di sotto di $73, quello del rame è sceso a Londra per la quinta seduta di fila. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso il 2,8%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 2,2%, RusHydro (RU000A0JPKH7) il 6%, Raspadskaya (RU000A0B90N8) l’1,1% e FGC UES (RU000A0JPNN9) il 5,1%. Norilsk Nickel (RU0007288411) ha guadagnato lo 0,3% e Gazprom Neft (RU0009062467) l’1,5%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in rialzo dello 0,5% a RUB 165,96.

Il BUX a Budapest ha perso il 3,3% a 21.288,93 punti. Verso la fine delle contrattazioni il listino ungherese ha potuto recuperare fortemente terreno. Intraday il BUX a raggiunto perdite superiori all’8%. Peter Szijjarto, il portavoce del nuovo Premier ungherese Viktor Orban, ha dichiarato che la situazione dell’economia ungherese è grave. Secondo Szijjarto il precedente Governo avrebbe manipolato le statistiche e mentito sullo stato di salute dell’economia. Le dichiarazioni di Szijjarto hanno fatto scattare una pioggia di vendite che, come indicato sopra, si è però affievolita nel finale di seduta. Tra i titoli di maggior peso dell’indice ungherese OTP Bank (HU0000061726) ha perso l’11%, MOL (HU0000068952) l’1,1%, Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,4% e Gedeon Richter (HU0000067624) l’1,1%.

Il PX a Praga ha perso il 4% a 1.135,30 punti. Gli operatori hanno parlato di un’ondata di vendite mossa dal panico. I titoli delle imprese finanziarie austriache, che sono esposte in particolar modo in Ungheria, sono andati a picco. Erste Group Bank (AT0000652011) ha chiuso in calo del 9,4% e VIG (AT0000908504) del 6,3%. Tra gli altri titoli del listino ceco Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso lo 0,8%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) l’1,2%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) il 2,2% e NWR (NL0006282204) il 5,5%.

Il WIG a Varsavia ha chiuso in ribasso dell’1,6% a 40.451,21 punti. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso l’1,8%, BRE Bank (PLBRE0000012) il 3,1%, BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,6% e PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 5%. Tra i titoli dei produttori di materie prime PKN Orlen (PLPKN0000018) ha perso il 2,2%, Lotos (PLLOTOS00025) l’1,8% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 2,9%. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha beneficiato del suo carattere difensivo ed ha guadagnato lo 0,3%.

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