Le borse dell’Europa dell’Est chiudono deboli, sale solo Budapest

Quasi tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.

L’indice RTS ha perso a Mosca lo 0,8% a 1.446,46 punti. I volumi di scambio sono stati di nuovo molto bassi. Anche sul mercato azionario russo hanno pesato le voci secondo cui Standard & Poor’s avrebbe deciso di declassare alcuni Paesi della zona euro. Il prezzo del petrolio è sceso inoltre oggi temporaneamente al di sotto di $98 al barile. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso l’1,3% e Mosenergo (RU0008958863) l’1,1%. Bashneft (RU0007976957) ha guadagnato controtendenza il 4,8%.

Il BUX a Budapest ha guadagnato l’1,9% a 17.350,24 punti. Viktor Orban, il premier conservatore ungherese, ha dichiarato di essere pronto a modificare, almeno in parte, i controversi cambiamenti effettuati alle norme sulla Banca Centrale. Secondo Orban il suo governo sarebbe disposto ad accettare alcune delle richieste fatte dall’Unione Europea. In questo modo l’Ungheria ha fatto un passo in avanti per raggiungere un accordo su un nuovo piano di salvataggio. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in rialzo. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato il 2,8%, MOL (HU0000068952) il 2,2%, Gedeon Richter (HU0000067624) l’1,1% e Magyar Telekom (HU0000016522) l’1,4%.

Il PX a Praga ha perso lo 0,8% a 890,60 punti. Quasi tutti i titoli di maggior peso del listino ceco hanno chiuso in ribasso. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso lo 0,8%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) il 3,1% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) il 3,2%. Erste Group Bank (AT0000652011) ha chiuso in rialzo del 2,4%.

Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,2% a 37.991,91 punti. Tra le blue chips polacche Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha chiuso in ribasso dello 0,1%, PKN Orlen (PLPKN0000018) dell’1,9%, PZU (PLPZU0000011) dell’1,1%, KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) dello 0,2% e PGE (PLPGER000010) dello 0,2%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha guadagnato il 2% e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) l’1,3%.