Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca l’1,7% a 1583,54 punti. I volumi di scambio sono aumentati notevolmente rispetto a ieri e sono stati molto alti. L’aumento dei timori relativi alla crisi della Grecia ha pesato anche sul mercato azionario russo. Sberbank (RU0009029540) ha chiuso in calo del 2,5%. Tra i petroliferi Rosneft (RU000A0J2Q06) ha perso lo 0,4%, Tatneft (RU0009033591) lo 0,4% e Bashneft (RU0007976957) il 5%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York fino a $81,73. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso dello 0,6% a RUB 174.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,5% a 23.927,45 punti. Tra i titoli di maggior peso del listino ungherese OTP Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,4% e Gedeon Richter (HU0000067624) l’1,2%. Magyar Telekom (HU0000016522) e MOL (HU0000068952) hanno chiuso invariati.
Il PX a Praga ha perso lo 0,9% a 1.276,50 punti. Sul listino ceco hanno pesato le perdite dei bancari. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso il 3,1% e Erste Group Bank (AT0000652011) il 2,2%. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato lo 0,7%. Il gigante delle utilities ha terminato la realizzazione di 70 impianti eolici in Romania. Unipetrol (CZ0009091500) ha guadagnato il 2,5%. L’impresa petrolchimica è tornata lo scorso trimestre all’utile.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2% a 42.359,45 punti. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha chiuso in calo del 3,4%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) del 2,9%, BZW Bank (PLBZ00000044) dell’1,9% e BRE Bank (PLBRE0000012) del 3,9%. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha perso l’1,5%. I ricavi dell’operatore delle telecomunicazioni sono calati nel primo trimestre più di quanto atteso dagli analisti. PKN Orlen (PLPKN0000018) ha perso il 3,3% nonostante abbia annunciato di attendersi per il primo trimestre un Ebit superiore a KPN 400 milioni.
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