Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 2,4% a 64.217,50 punti. Il Governo brasiliano ha annunciato che ritirerà quasi tutti gli stimoli per l’economia introdotti durante la crisi finanziaria. Secondo il Ministro delle Finanze Guido Mantega il budget sarà tagliato in questo modo di BRL 50 miliardi. Le vendite hanno colpito tutti i settori. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso il 2,5%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) l’1,9% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) il 2,4%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in ribasso del 3,3%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 2% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 4,9%. Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 3,9%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 3,3% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 2,4%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 2,9%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York per la quinta seduta di fila in ribasso. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 2,4%. Il prezzo del rame è sceso oggi per il terzo giorno consecutivo.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dell’1,5% a 36.986,90 punti. América Móvil (MXP001691213) ha perso l’1,7%. L’utile del colosso delle telefonia mobile è calato nel quarto trimestre più di quanto atteso dagli analisti. Tra le altre blue chips messicane Banorte (MXP370711014) ha perso il 2,5%, Cemex (MXP225611567) lo 0,9%, Grupo Mexico (MXP370841019) l’1,7% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 2,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l’1,7%, il Colcap a Bogotà lo 0,8%, l’IPSA a Santiago del Cile il 2,5% e il General a Lima il 2,1%. L’IBVC a Caracas ha chiuso invariato.
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