Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 2,5% a 58.192,08 punti. Per il listino brasiliano si è trattato della sesta seduta negativa di fila. Sulla Borsa di San Paolo hanno pesato ancora una volta soprattutto le perdite dei produttori di materie prime. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 3,9%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York più del 2%. Il CEO dell’impresa petrolifera ha inoltre dichiarato che il previsto aumento di capitale potrebbe venir rinviato se la situazione sui mercati dovesse ulteriormente peggiorare. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 3,9%. Le quotazioni della maggior parte dei metalli hanno registrato anche ieri delle forti perdite. Nel settore dell’acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 3,9%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 3,8% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 4,1%. Bank of America-Merrill Lynch si attende nel terzo trimestre un calo della domanda e dei prezzi dell’acciaio. Bene controtendenza i titoli delle imprese immobiliari. Gerdau (BRGGBRACNPR8) ha guadagnato il 5,9% e Gafisa (BRGFSAACNOR3) il 3,1%. Il CEO di Equity International ha dichiarato che il suo gruppo intende investire massivamente nel settore immobiliare brasiliano.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso del 2% a 30.368,08 punti. Tra i titoli principali del listino messicano América Móvil (MXP001691213) ha perso l’1,9%, Cemex (MXP225611567) il 3,4%, Grupo Mexico (MXP370841019) il 2,8% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 2,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso il 4,1%, il Colcap a Bogotà lo 0,7% il General a Lima il 3,1% e l’IPSA a Santiago del Cile l’1,8%. L’IBVC a Caracas ha guadagnato lo 0,5%.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!