Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1,4% a 65,145.45 punti. La produzione industriale è aumentata a luglio in Brasile meno di quanto atteso dagli economisti. La notizia ha ridotto i timori del mercato relativi al futuro andamento dei tassi d’interesse nel più grande paese dell’America Latina. Nel settore immobiliare, che dipende in particolar modo dal costo del denaro, Cyrela (BRCYREACNOR7) ha guadagnato l’1,1%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) il 2,8% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) il 2,2%. Cosan (BRCSANACNOR6) ha guadagnato il 2,9%. Itau Unibanco ha alzato il suo rating sul titolo del primo coltivatore al mondo di canna da zucchero da “Market perform” ad “Outperform”. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in rialzo del 2,4%. Il Ministro brasiliano dell’Energia Marcio Zimmermann ha dichiarato che il Governo potrebbe approvare oggi il prezzo delle riserve di petrolio che vuole scambiare contro dei nuovi titoli dell’impresa petrolifera. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato l’1,8% nonostante i prezzi dei metalli di base siano calati ieri a New York.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dell’1% a 31.679,85 punti. La fiducia dei consumatori è a sorpresa salita lo scorso mese negli USA, il principale partner commerciale del Messico. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato l’1,3%, Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,4% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 3,1%. Cemex (MXP225611567) ha chiuso invariato.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato l’1,3%, il Colcap a Bogotà l’1,3%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,8% e il General a Lima lo 0,3%. L’IBVC a Caracas ha chiuso di nuovo invariato.
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