Secondo quanto riporta l’importante quotidiano tedesco “Die Welt” nella sua edizione di domani Yukos (ISIN: US98849W1080) avrebbe l’intenzione di aumentare la pressione su Sibneft (ISIN: US8257311022) nei negoziati di “buyback” necessari dopo la rottura della fusione tra le due imprese.
Il CFO della seconda compagnia petrolifera russa, Bruce Misamore, avrebbe dichiarato al giornale che, in caso l’accordo non dovesse essere trovato, allora Yukos terrebbe la sua quota di azioni in Sibneft. Misamore avrebbe affermato: “Abbiamo rilevato il 92% di Sibneft, questa quota ci appartiene ancora, questo fatto viene dimenticato spesso e volentieri da alcune persone fin troppo velocemente”.
Il procedimento di fusione tra le due società russe era stato fatto saltare a dicembre da Roman Abramovich, il magnate che controlla Sibneft, dopo l’arresto con l’accusa di evasione fiscale di Mikhail Khodorkovskij, presidente del consiglio direttivo di Yukos. Sibneft e Yukos avevano completato gran parte del loro merger già lo scorso 3 ottobre. Yukos aveva acquisito il 92% di Sibneft mentre quest’ultima aveva ricevuto come contropartita il 26% delle azioni di Yukos più $3 miliardi.
Dalla rottura della fusione sono in corso le trattative per trovare l’intesa sull’operazione di “buyback” delle azioni scambiate dalle due compagnie. I negoziati sono stati finora molto difficili. Mentre Sibneft intende chiedere a Yukos una forte penale, quest’ultima vuole avere a sua volta gli interessi sui $3 miliardi pagati alla compagnia di Abramovich.
Il merger con Sibneft avrebbe fatto nascere il quarto gruppo petrolifero a livello mondiale. Sulle ulteriori intenzioni di Yukos riguardo alleanze o acquisizioni sono corse ultimamente diverse voci. Nell’intervista con “Die Welt” Misamore non avrebbe voluto commentare i rumors secondo i quali Exxon Mobil (ISIN: US30231G1022) avrebbe l’intenzione di acquisire il 25% o il 40% di Yukos.
Misamore avrebbe però dichiarato che, in caso Yukos volesse espandere al di fuori della Russia, lo farebbe con un grande partner internazionale. In questo caso una fusione sarebbe naturalmente molto probabile. Al momento sarebbe difficile dire quali sarebbero le condizioni di un eventuale futuro merger.
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