“La Francia non abbondonerà Alstom (ISIN: FR0000120198)“. Lo ha dichiarato oggi il nuovo ministro francese dell’economia e delle finanze Nicolas Sarkozy. Il Governo francese farà di tutto per preservare dal fallimento uno dei suoi gioielli industriali. L’impresa francese, tra i leader mondiali nei settori dell’elettromeccanica, delle ferrovie (TGV) e della cantieristica navale, realizzatrice di centrali nucleari si trova in profonda crisi. La debole congiuntura, errori del management e forti debiti hanno portato Alstom sull’orlo del collasso. Un pacchetto di salvataggio per un volume di più di €3 miliardi elaborato lo scorso settembre dallo stato francese ed alcune banche viene esaminato attualmente dalle autorità antitrust di Bruxelles. Secondo gli osservatori la Commissione Europea dovrebbe approvare il piano. Un crak di Alstom comporterebbe dei seri problemi di concorrenza nei settori dei trasporti e dell’energia che sarebbero in seguito dominati esclusivamente da giganti quali Siemens (ISIN: DE0007236101) e General Electric (ISIN: US3696041033). Su Alstom continuano a correre intanto diverse voci. Secondo alcune indiscrezioni Siemens avrebbe l’intenzione di ricorrere a cause legali in caso Bruxelles approvasse il progetto di salvataggio di Alstom. Per questo motivo alcuni investitori speculano su un’Opa di Siemens su Alstom oppure su una vendita di alcune parti dell’impresa francese al colosso industriale tedesco. Questa sarebbe anche la soluzione favorita dalle banche creditrici che spererebbero anche in un intervento di Areva (ISIN: FR0004275832), leader mondiale del nucleare, a favore di Alstom.
La vicenda Alstom continuerà ancora a lungo. Per traders esperti coscienti dei rischi il titolo offre interessanti occasioni di trading.
Alstom è attualmente in calo a Parigi dell’1,8% a €1,84.
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