Le nozze tra Sanpaolo-IMI (IT0001269361) e Dexia (BE0003796134) sono diventate più difficili. Oggi sono state confermate le voci di stampa dei giorni scorsi secondo le quali alcuni importanti azionisti belgi di Dexia sono contrari al matrimonio con il gruppo bancario italiano. Si tratta di Arcofins, Holding Communal e Ethias, che controllano insieme il 38% di Dexia. A loro avviso la fusione con Sanpaolo-IMI avrebbe poco senso perchè genererebbe poche sinergie. Dexia ha per questo motivo sospeso temporaneamente le trattative di fusione e rimandato ogni decisione a domenica prossima 28 novembre, quando si riunirà il suo Consiglio di Amministrazione per deliberare sulla vicenda. Franà à‚§ois Narmon, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Dexia, ha espresso preoccupazione riguardo le riserve dei grandi azionisti belgi. Narmon ha spiegato al quotidiano belga “Le Soir” che non si tratterebbe di generare sinergie ma di una visione strategica. Narmon ha indicato chiaramente il rischio che Dexia possa divenire oggetto di una scalata ostile da parte di un grande predatore. Dexia viene in effetti considerata da tempo un possibile obiettivo di takeover. A Parigi si sono fatti nei giorni scorsi soprattutto i nomi di Socià à‚©tà à‚© Gà à‚©nà à‚©rale (FR0000130809) e BNP-Paribas (FR0000131104). UniCredito Italiano (IT0000064854) e ABN Amro (NL0000301109) hanno invece smentito ieri le voci di stampa relative ad una loro possibile offerta per Dexia (Dexia: UniCredito e ABN Amro smentiscono le voci su offerta alternativa).
Dexia guadagna al momento lo 0,4% a €16,57. A Milano Sanpaolo beneficia ancora di più delle difficoltà incontrate dalle trattative di fusione con il gruppo franco-belga e sale dell’1,5% a €10,40.
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