Alcuni importanti azionisti di Deutsche Börse (DE0005810055) si oppongono con fermezza all’Opa lanciata dalla società tedesca sul London Stock Exchange (GB0009529859), la Borsa di Londra. Il fondo TCI Fund Management, che detiene circa il 5% di Deutsche Börse, ha presentato una richiesta di assemblea straordinaria degli azionisti per discutere l’operazione. Secondo il fondo l’offerta fatta da Deutsche Börse sarebbe troppo alta e non negli interessi degli azionisti. TCI ha proposto al posto dell’Opa sul LSE un programma di buy-back. Il management di Deutsche Börse è stato criticato inoltre anche dal fondo americano Atticus Capital, che controlla circa il 2% della società che gestisce la Borsa di Francoforte. David Slager, manager di Atticus, ha dichiarato in un’intervista al “Financial Times” che alla base dell’Opa ci sarebbe il desiderio di costruire una specie di “impero”. I vantaggi per gli azionisti verrebbero trascurati.
Il titolo di Deutsche Börse ha reagito alla notizia con un forte rialzo: +3,8% a €45,48. Il mercato specula infatti sulla possibilità che Deutsche Börse ritiri la sua offerta sul LSE o almeno non alzi più sensibilmente il prezzo per l’operazione. A Londra invece il titolo del LSE perde il 2,3% a 571,50 p perchè le probabilità che Deutsche Börse alzi la sua offerta sono ora diminuite. A Parigi infine Euronext (NL0000241511) guadagna ben il 5,9% a €23,20. La società che gestisce tra l’altro le Borse di Parigi, Amsterdam e Bruxelles potrebbe infatti evitare ora una battaglia con Deutsche Börse per il controllo del LSE. Le possibilità di una fusione “amichevole” tra Euronext e LSE sono inoltre aumentate.
Ricordiamo che Deutsche Börse aveva lanciato un’Opa sul LSE a metà dicembre. Il London Stock Exchange aveva rifiutato l’offerta perchè inadeguata, ma dichiarato di essere disposto a trattare con Deutsche Börse, vedi: Deutsche Börse lancia Opa sulla Borsa di Londra. In seguito anche Euronext aveva espresso il suo interesse per la società che gestisce la Borsa di Londra, vedi: Euronext conferma trattative con la Borsa di Londra. Si era annunciata quindi una battaglia per il controllo del LSE e per la creazione di una super-borsa europea.
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