I principali listini azionari europei sono al momento positivi. L’EuroStoxx 50 guadagna lo 0,9% a 3.321,40 punti e il FTSE 100 a Londra l’1,3% a 5.549,80 punti.
Dopo le forti perdite delle scorse sedute i bancari registrano un rimbalzo. Barclays (GB0031348658) guadagna il 3,7%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 2,6%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 4,5%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 4,9%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 3% e UBS (CH0024899483) il 4,5%. Deutsche Bank ha annunciato questa mattina che dovrebbe essere tornata all’utile nel secondo trimestre (per ulteriori dettagli clicca qui). Peter Kurer, il Presidente di UBS, ha inoltre dichiarato di credere che il peggio della crisi del settore finanziario sia passato. Secondo Kurer UBS non dovrebbe aver bisogno di raccogliere ancora nuovo capitale.
A Londra AstraZeneca (GB0009895292) sale del 5,5% a 2.248 p. L’impresa anglo-svedese ha ottenuto negli USA un’importante vittoria nel contenzioso legale relativo al brevetto sul suo farmaco Seroquel. La notizia spinge l’intero settore europeo dell’industria farmaceutica. GlaxoSmithKline (GB0009252882) guadagna il 4,6%, Sanofi-Aventis (FR0000120578) il 3,5%, Novartis (CH0012005267) il 2,8% e Roche (CH0012032048) lo 0,8%.
Ancora bene il settore delle telecomunicazioni. France Télécom (FR0000133308) guadagna l’1,4%, Deutsche Telekom (DE0005557508) il 2,1%, Vodafone (GB0007192106) il 2,9% e Telefónica (ES0178430E18) il 2,3%. Morgan Stanley ha alzato oggi il suo rating sull’intero comparto ad “Attractive” (per ulteriori dettagli clicca qui). Deutsche Bank ha avviato inoltre la copertura su Telefónica con “Buy”.
A Parigi Danone (FR0000120644) perde il 4,3%. Sia Cheuvreux che Morgan Stanley hanno declassato oggi il titolo del colosso dell’industria farmaceutica.
A Londra Taylor Wimpey (GB0008782301) collassa di più del 50%. La prima impresa del settore delle costruzioni del Regno Unito ha annunciato questa mattina che a causa delle deboli condizioni di mercato non è riuscita a raggiungere un accordo per ricevere un’iniezione di liquidità (per ulteriori dettagli clicca qui). Sempre a Londra Marks & Spencer (GB0031274896) perde circa il 20%. La catena britannica di grandi magazzini ha lanciato oggi un profit warning.
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