Le borse europee resistono, niente panico dopo il crollo di Wall Street

La maggior parte dei principali listini azionari europei sono a metà seduta negativi. Il FTSE 100 scende a Londra dello 0,2%, il CAC40 a Parigi dello 0,1%, il DAX a Francoforte dell’1% e l’S&P/MIB a Milano dello 0,7%. Lo SMI a Zurigo guadagna l’1%.
Dopo il crollo di Wall Street di ieri non si è verificato il temuto massacro sulle borse europee. Gli investitori speculano sul fatto che il piano anti-crisi del Governo statunitense verrà infine approvato. A sostenere il mercato hanno contribuito inoltre anche le massive iniezioni di liquidità effettuate dalla principali banche centrali. Nelle sale trading a Londra circola infine la voce che la Fed possa presto intervenire sui tassi d’interesse.
La lista dei rialzi viene guidata dai titoli che ieri avevano sofferto in particolar modo. A Francoforte Hypo Real Estate (DE0008027707) sale del 21,9% ed Infineon (DE0006231004) del 12,8%. A Bruxelles Fortis (BE0003801181) guadagna il 10,7%, a Londra Lloyds TSB (GB0008706128) il 4,3% e a Parigi Dexia (BE0003796134) l’11%. Quest’ultima ha ricevuto un’iniezione di liquidità da €6,4 miliardi dal Belgio, dalla Francia, dal Lussemburgo e dai suoi principali azionisti. A Dublino Bank of Ireland (IE0030606259) guadagna il 17,7%, Allied Irish Banks (IE0000197834) il 21% e Anglo Irish Bank (IE00B06H8J93) il 45,4%. Il Governo irlandese ha annunciato che garantirà i depositi delle banche del paese per due anni. Il veloce e deciso intervento di Dublino ha tranquillizzato gli investitori non solo in Irlanda ma un po’ in tutta Europa.
A Londra Tesco (GB0008847096) guadagna il 3,2%. La terza impresa al mondo del settore della distribuzione ha pubblicato questa mattina dei dati di bilancio che hanno potuto soddisfare il mercato.
I minerari registrano una ripresa sulla scia dei prezzi dei principali metalli. BHP Billiton (GB0000566504) guadagna l’1,8%, Rio Tinto (GB0007188757) il 3,8% e Xstrata (GB0031411001) il 6,7%. I petroliferi invece “zoppicano” ancora. Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) perde lo 0,5%, BP (GB0007980591) l’1,3%, Total (FR0000120271) lo 0,2% ed Eni (IT0003132476) lo 0,1%.
A Francoforte Daimler (DE0007100000) perde il 5,3%. Sal. Oppenheim ha declassato oggi il titolo del colosso dell’automobile a “Neutral”.
A Milano UniCredit (IT0000064854) resta sotto pressione. Il titolo è stato sospeso questa mattina di nuovo dalle contrattazioni e perde al momento quasi il 5%. Il mercato continua a temere che UniCredit possa aver bisogno di un aumento di capitale.

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