Le borse europee sono a metà seduta positive. Il FTSE 100 guadagna a Londra il 4,2%, il DAX a Francoforte l’8,8%, il CAC40 a Parigi il 2,9%, lo SMI a Zurigo il 2,3% e l’S&P/MIB a Milano lo 0,9%.
Continua lo straordinario rally di Volkswagen (DE0007664005). Il colosso dell’automobile sale al momento di circa il 50%. Volkswagen è ora la prima impresa al mondo per capitalizzazione di borsa.
Dopo essere stato a lungo in ribasso SAP (DE0007164600) sale dello 0,6%. Il primo produttore europeo di software ha tagliato oggi le stime sui suoi margini per l’intero esercizio.
Gli esportatori beneficiano debolezza della dell’euro. Daimler (DE0007100000) guadagna il 2,3%, EADS (NL0000235190) il 10,6%, Michelin (FR0000121261) il 7,9% e Luxottica (IT0001479374) il 7,3%.
In forte ripresa i petroliferi. Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) guadagna il 6,8%, BP (GB0007980591) l’8,4%, Total (FR0000120271) il 7,5% ed Eni (IT0003132476) il 4%. BP ha pubblicato questa mattina una trimestrale migliore delle attese degli analisti. Il prezzo del Brent sale inoltre al momento a Londra.
Anche i minerari recuperano terreno BHP Billiton (GB0000566504) sale del 7,3% e Rio Tinto (GB0007188757) dell’8,7%. Il prezzo del rame sale attualmente a Londra di circa il 4%.
Nel settore delle assicurazioni Aviva (GB0002162385) guadagna il 14,3%. L’impresa britannica ha pubblicato oggi dei solidi dati di bilancio ed ha potuto tranquillizare gli investitori riguardo la sua situazione finanziaria. Aegon (NL0000301760) perde invece ad Amsterdam l’8%. L’azienda assicurativa ha comunicato di prevedere perdite di €350 milioni per il terzo trimestre e che riceverà un’iniezione di capitale da €3 miliardi dal Governo olandese.
A Madrid Banco Santander (ES0113900J37) guadagna il 3,5%. La grande banca spagnola ha aumentato nel terzo trimestre il suo utile netto di circa il 5% a €2,21 miliardi. La maggior parte dei bancari resta altrimenti sotto pressione. BNP Paribas (FR0000131104) perde il 4,9%, Société Générale (FR0000130809) il 3,2%, UniCredit (IT0000064854) il 7,4%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 6,3%, Barclays (GB0031348658) l’1,5% e Credit Suisse (CH0012138530) lo 0,4%.
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