I principali indici azionari europei sono a metà seduta positivi. Il FTSE 100 guadagna a Londra il 2,3%, il DAX a Francoforte il 4,1%, il CAC40 a Parigi l’1,5%, lo SMI a Zurigo il 2,2% e l’S&P/MIB a Milano il 3,1%.
La People’s Bank of China e la Federal Reserve hanno tagliato ieri i loro tassi d’interesse. Oggi anche la Banca Centrale di Taiwan e l’Hong Kong Monetary Authority hanno ridotto il costo del denaro, domani potrebbe seguire la Bank of Japan. Gli interventi sui tassi hanno scatenato oggi in Asia un’eccezionale pioggia d’acquisti ed hanno contribuito a migliorare ulteriormente il clima sulle piazze finanziarie europee. Dal fronte societario sono arrivate oggi inoltre in Europa più notizie positive che negative.
Deutsche Bank (DE0005140008) sale al momento di più del 13%. A differenza di molte rivali la prima banca tedesca ha potuto chiudere il terzo trimestre in nero. Sempre a Francoforte Volkswagen (DE0007664005) e Metro (DE0007257503) guadagnato rispettivamente l’11,1% ed il 9,2%. Sia il colosso dell’automobile che quello della distribuzione hanno pubblicato oggi dei dati di bilancio migliori delle attese degli analisti.
A Parigi Alcatel-Lucent (FR0000130007) guadagna più del 20%. Il gigante delle infrastrutture per le telecomunicazioni ha confermato oggi il suo outlook per l’intero esercizio.
A Londra AstraZeneca (GB0009895292) sale del 6,2% ed Unilever (NL0000009348) del 4%. L’impresa farmaceutica ha alzato le sue stime per l’intero esercizio, il gigante dei beni di consumo ha aumentato nel terzo trimestre il suo utile di più del 60%.
I minerari continuano a riguadagnare terreno a grandi passi. BHP Billiton (GB0000566504) sale del 7,4%, Rio Tinto (GB0007188757) dell’8,1%, Anglo American (GB0004901517) del 7,5% e Xstrata (GB0031411001) del 10,2%. Frenano invece i petroliferi. Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) perde il 2,1%. La seconda impresa petrolifera al mondo ha annunciato questa mattina che lo scorso trimestre la sua produzione è calata del 6,6%. Gli analisti avevano previsto un calo di solo il 6,2%. BP (GB0007980591) scende dell’1,3%, Total (FR0000120271) del 3,9% ed Eni (IT0003132476) del 3%.
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