I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi contrastati. Il FTSE 100 a Londra, il CAC40 a Parigi e il DAX a Francoforte hanno perso lo 0,1%. Lo SMI a Zurigo e il FTSE MIB a Milano hanno guadagnato rispettivamente lo 0,1% e lo 0,8%.
Sulle borse europee ha pesato nel pomeriggio l’incerta apertura di Wall Street. Gli investitori attendono con tensione la nota della Fed sui tassi d’interesse.
I petroliferi hanno guidato la lista dei ribassi. BP (GB0007980591) ha perso l’1,5%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l’1,3%, Eni (IT0003132476) lo 0,4% e Total (FR0000120271) l’1,4%. Le scorte di greggio sono aumentate la scorsa settimana a sorpresa negli USA. In seguito alla notizia il prezzo del petrolio è affondato a New York fino a quasi $69 al barile.
Bene la maggior parte dei bancari. Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha guadagnato l’1,1%, Deutsche Bank (DE0005140008) l’1,9%, BNP Paribas (FR0000131104) l’1,2%, UniCredit (IT0000064854) il 3,6%, Banco Santander (ES0113900J37) l’1,2% e Credit Suisse (CH0012138530) l’1,9%. Baudouin Prot, il Direttore Generale di BNP Paribas, ha dichiarato in un’intervista al “Financial Times” di voler iniziare a rimborsare gli aiuti ricevuti dal Governo francese già dal prossimo mese. Deutsche Bank ha alzato inoltre il suo target price per Banco Santander a €14.
Alcatel-Lucent (FR0000130007) ha guadagnato a Parigi l’1,7%. Secondo quanto riporta il sito Wansquare” il management del colosso delle telecomunicazioni avrebbe indicato ieri ad alcuni analisti che l’utile operativo per il corrente trimestre potrebbe battere le attese della comunità finanziaria (per ulteriori dettagli clicca qui).
Prudential (GB0007099541) ha guadagnato a Londra il 4%. Cazenove ha alzato oggi il suo rating sul titolo dell’impresa assicurativa da “In-line” ad “Outperform”.
Mitchells & Butlers (GB00B1FP6H53) ha perso il 4,8%. UBS ha declassato oggi il titolo dell’operatore di pubs a “Sell” (per ulteriori dettagli clicca qui).
Merck KGaA (DE0006599905) ha perso a Francoforte il 2,6%. L’Erbitux, il farmaco anticancro sviluppato dall’impresa tedesca e da Eli Lilly (US5324571083), non avrebbe potuto prolungare in uno studio effettuato dall’organizzazione britannica Medical Research Council (MRC) la vita dei pazienti affetti da tumore al colon.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!