I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in netto ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l’1,7%, il DAX a Francoforte l’1,7%, il CAC40 a Parigi l’1,4%, il FTSE MIB a Milano l’1,7% e lo SMI a Zurigo l’1,1%.
I timori relativi alla crisi della Grecia si sono oggi ulteriormente intensificati. Fitch ha tagliato infatti il rating sul debito della Grecia da “A-” a BBB+”. A pesare sul mercato è stato anche l’aumento dell’incertezza relativa a Dubai. Secondo quanto riporta Bloomberg l’unità immobiliare di Dubai World, che sta cercando di trovare un accordo sui suoi debiti con i suoi creditori, avrebbe registrato nei primi sei mesi di quest’anno perdite per $3,65 miliardi.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 3,2%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 7,7%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 3%, UniCredit (IT0000064854) il 2,6% e Credit Suisse (CH0012138530) il 2,1%.
Forti vendite anche sui titoli dei produttori di materie prime. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha chiuso in calo del 3,2%, BHP Billiton (GB0000566504) del 2,8%, Rio Tinto (GB0007188757) del 2,6% e Xstrata (GB0031411001) del 3,5%. Il prezzo del rame è sceso oggi a Londra ai suoi più bassi livelli da circa una settimana.
Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha perso l’1,1%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l’1,8%, Eni (IT0003132476) l’1,9% e Total (FR0000120271) l’1,4%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York fino a circa $72,50 al barile.
Tesco (GB0008847096) ha perso a Londra il 2,3%. Le vendite del colosso della distribuzione sono aumentate lo scorso trimestre nel Regno Unito meno di quanto previsto dagli analisti.
Ericsson (SE0000108656) ha guadagnato a Stoccolma l’1,6%. HSBC ha promosso oggi il titolo dell’impresa svedese ad “Overweight”.
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