Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,3%, il DAX a Francoforte lo 0,8%, il CAC40 a Parigi lo 0,1% e il FTSE MIB a Milano lo 0,1%. Lo SMI a Zurigo ha chiuso invariato.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato l’1,5%, BHP Billiton (GB0000566504) l’1,4%, Rio Tinto (GB0007188757) l’1,3% e Xstrata (GB0031411001) l’1,5%. La produzione industriale è aumentata lo scorso mese in Cina di più del 19%. La notizia ha spinto i prezzi dei metalli.
Tra i titoli dei produttori di beni di consumo Reckitt Benckiser (GB00B24CGK77) ha guadagnato il 2,8%, Unilever (NL0000009348) l’1,3%, Danone (FR0000120644) l’1,6%, L’Oréal (FR0000120321) l’1,3% e Henkel (DE0006048432) il 3%. Le vendite al dettaglio, un importante indicatore dell’andamento del consumo, sono aumentate lo scorso mese negli USA più di quanto previsto dagli economisti.
I bancari sono tornati oggi a soffrire. Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha perso il 3,4%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 2,5%, Commerzbank (DE0008032004) l’1,3%, Crédit Agricole (FR0000045072) l’1,8%, UniCredit (IT0000064854) l’1,4% e UBS (CH0024899483) l’1,9%. Sul settore continua ad esserci un’elevata insicurezza a causa dei problemi di Dubai e della Grecia.
ING Groep (NL0000303600) ha guadagnato l’1,6%. Il gruppo olandese ha annunciato oggi che rimborserà il prossimo 21 dicembre la metà degli aiuti ricevuti dallo Stato.
Linde (DE0006483001) ha guadagnato a Francoforte il 3,9%. Morgan Stanley ha alzato oggi il suo rating sul titolo della seconda impresa al mondo dei gas industriali ad “Overweight”.
Thales (FR0000121329) ha chiuso a Parigi in rialzo del 3,2%. Il gigante dell’elettronica per la difesa ha annunciato un piano per tagliare i suoi costi di €1,3 miliardi nei prossimi cinque anni.
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