I principali indici azionari europei hanno chiuso anche oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,4%, il DAX a Francoforte lo 0,8%, il CAC40 a Parigi l’1,2%, l’IBEX 35 a Madrid l’1,1%, il FTSE MIB a Milano il 2,4% e lo SMI a Zurigo lo 0,2%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dell’1,2%.
La Spagna continua a tentennare nel chiedere aiuto all’ESM, i mercati temono di conseguenza che le turbolenze sui mercati possano di nuovo aumentare. A pesare sulle borse europee è stata inoltre la crescente tensione tra la Cina e il Giappone.
Tra i bancari Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha perso il 2,7%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 4,9%, Société Générale (FR0000130809) il 3,7%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 5,9% e BBVA (ES0113211835) il 2,9%.
Nel settore dell’auto BMW (DE0005190003) ha perso il 2%, Daimler (DE0007100000) l’1,5%, Fiat (IT0001976403) il 4,3%, Peugeot (FR0000121501) il 4,3%, Renault (FR0000131906) il 4% e Volkswagen (DE0007664005) il 2,3%. L’ACEA, l’associazione dei costruttori europei di automobili, ha comunicato oggi che ad agosto le immatricolazioni sono calate in Europa (UE) da anno ad anno dell’8,9%.
Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha perso il 2,8% e Total (FR0000120271) l’1%. Il prezzo del petrolio è sceso oggi fino a circa $95,30 al barile.
Akzo Nobel (NL0000009132) ha perso il 5,5%. Il gruppo chimico olandese ha annunciato che il CEO Ton Büchner sarà in congedo malattia fino alla prima metà di ottobre.
Merck KGaA (DE0006599905) ha perso l’1%. Il gruppo tedesco ha annunciato che ritirerà la domanda presso l’EMEA (l’agenzia europea per i medicinali) per l’autorizzazione del suo farmaco Erbitux per il trattamento di un tipo del tumore al polmone.
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