Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,2%, il DAX a Francoforte lo 0,5%, il CAC40 a Parigi l’1%, l’IBEX 35 a Madrid l’1,1%, il FTSE MIB a Milano lo 0,8% e lo SMI a Zurigo lo 0,1%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dello 0,7%.
Sul mercato sono riaumentati i timori relativi alla crisi del debito. Secondo quanto riporta il settimanale tedesco “Der Spiegel” il buco nel bilancio pubblico della Grecia sarebbe significativamente più grande di quanto finora supposto. Dall’incontro tra il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel è inoltre emerso che tra la Francia e la Germania c’è ancora disaccordo sui tempi per l’introduzione della supervisione bancaria. Anche dal fronte macroeconomico sono arrivati dei segnali tutt’altro che incoraggianti. L’indice Ifo relativo alla fiducia tra gli imprenditori tedeschi è sceso a settembre per il quinto mese di fila.
I bancari hanno guidato la lista dei ribassi. Barclays (GB0031348658) ha perso l’1,6%, Commerzbank (DE0008032004) il 3,7%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 2,4%, UniCredit (IT0000064854) lo 0,8%, Banco Santander (ES0113900J37) l’1,3% e Credit Suisse (CH0012138530) il 2%.
Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 2,6%. BofA Merrill Lynch ha tagliato il suo rating sul titolo del gruppo minerario da “Buy” a “Neutral”.
Mediaset (IT0001063210) ha perso il 4,6%. Kepler ha tagliato il suo rating sul titolo dell’operatore televisivo da “Hold” a “Reduce”.
I farmaceutici hanno beneficiato del loro carattere difensivo. AstraZeneca (GB0009895292) ha guadagnato lo 0,7%, GlaxoSmithKline (GB0009252882) lo 0,4%, Merck KGaA (DE0006599905) lo 0,6%, Novartis (CH0012005267) lo 0,6%.
Fiat (IT0001976403) ha guadagnato il 2,5%. L’amministratore delegato, Sergio Marchionne, ha dichiarato oggi che l’azienda è sana e confermato i target per il 2012.
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