Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,5%, il DAX a Francoforte l’1,4%, il FTSE MIB a Milano il 2%, il CAC40 a Parigi l’1,5%, l’IBEX 35 a Madrid lo 0,8% e lo SMI a Zurigo lo 0,3%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dell’1,4%.
Sulle borse europee hanno pesato i timori legati al rallentamento dell’economia. La Banca Mondiale ha tagliato le sue previsioni di crescita dei Paesi dell’Asia orientale e del Pacifico, Cina inclusa. Sul mercato è inoltre riaumentata l’incertezza a causa della crisi del debito. Oggi si riunisce l’Eurogruppo per discutere sugli aiuti alla Grecia e sulla situazione della Spagna. Domani la cancelliera tedesca Angela Merkel si recherà ad Atene per incontrare il premier greco Antonis Samaras.
I settori che avevano brillato in particolar modo venerdì scorso hanno guidato la lista dei ribassi. Barclays (GB0031348658) ha perso il 2,4%, Commerzbank (DE0008032004) il 3%, BNP Paribas (FR0000131104) l’1,8%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 3,2% e Banco Santander (ES0113900J37) l’1,2%.
Tra i minerari Eurasian Natural Resources (GB00B29BCK10) ha perso il 2,3%, Lonmin (GB0031192486), Kazakhmys (GB00B0HZPV38) l’1,6% e Vedanta (GB0033277061) il 3%.
Nel settore dell’auto BMW (DE0005190003) ha perso l’1,5%, Daimler (DE0007100000) il 2,6%, Fiat (IT0001976403) il 4,1%, Peugeot (FR0000121501) il 3%, Renault (FR0000131906) il 3,4% e Volkswagen (DE0007664005) il 2,2%.
Imperial Tobacco (GB0004544929) ha perso il 2,4%. Nomura ha tagliato il suo rating sul titolo del produttore di sigarette da “Neutral” a “Reduce”.
PPR (FR0000121485) ha guadagnato il 2%. Secondo delle voci di stampa il gruppo francese potrebbe quotare in borsa oppure scorporare la sussidiaria Fnac.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!