I principali indici azionari europei hanno chiuso oggi contrastati. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,1%, il DAX a Francoforte lo 0,6% e il CAC40 a Parigi lo 0,2%. Il FTSE MIB a Milano ha perso lo 0,3%, l’IBEX 35 a Madrid lo 0,3% e lo SMI a Zurigo lo 0,1%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è salito dello 0,2%.
Dopo i forti guadagni dei giorni scorsi sono scattate delle prese di beneficio. Molti investitori non hanno voluto correre rischi in attesa dell’esito del vertice dei leader dell’UE a Bruxelles.
Nel finale di seduta le borse europee hanno recuperato terreno grazie ai positivi dati macroeconomici arrivati dagli USA. L’indice Philadelphia Fed è tornato questo mese a sorpresa al di sopra di zero punti. Il “superindice” è salito inoltre a settembre più di quanto atteso dagli economisti.
Nestlé (CH0012056047) ha perso l’1,7%. Il maggiore gruppo al mondo dell’industria alimentare ha registrato lo scorso trimestre una crescita organica inferiore alle previsioni degli analisti.
Akzo Nobel (NL0000009132) ha perso il 4%. Il gruppo chimico olandese ha chiuso il terzo trimestre in rosso di €2,36 miliardi.
Nokia (FI0009000681) ha guadagnato lo 0,9%. L’impresa finlandese ha aumentato nel terzo trimestre sensibilmente la sua perdita, i risultati hanno però superato le previsioni degli analisti.
Banca MPS (IT0001334587) ha perso il 6,4%. Moody’s ha tagliato il rating della banca senese al livello “junk”, cioè spazzatura.
Daimler (DE0007100000) ha guadagnato il 2,4%. Secondo delle voci di stampa il costruttore di automobili avrebbe l’intenzione di lanciare un programma di taglio dei costi con l’obiettivo di generare un utile annuo di almeno €3 miliardi.
Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) ha perso l’1,4%. Goldman Sachs ha tagliato il suo rating sul titolo del gruppo petrolifero da “Neutral” a “Sell”.
Remy Cointreau (FR0000130395) ha perso l’8%. Il produttore di alcolici ha registrato nel primo semestre del corrente esercizio una crescita organica dei ricavi del 13%. Gli analisti avevano atteso una crescita del 18%.
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