La maggior parte dei principali indici azionari europei ha chiuso oggi in moderato rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,1%, il CAC40 a Parigi lo 0,2%, lo SMI a Zurigo lo 0,3% e il DAX a Francoforte lo 0,2%. L’IBEX 35 a Madrid ha perso lo 0,6% e il FTSE MIB a Milano il 2,2%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dello 0,2%.
Il premier italiano Mario Monti ha deciso di dimettersi dopo che il Pdl ha ritirato la settimana scorsa il suo sostegno al governo. La notizia ha fatto riaumentare i timori dei mercati relativi alla crisi del debito. La pressione sui titoli di stato dei paesi periferici della zona euro è fortemente cresciuta. Il ministro spagnolo di economia, Luis de Guindos, ha avvertito che l’incertezza sulla situazione politica in Italia ha ”un contagio immediato” sul debito della Spagna.
Nel finale di seduta le borse del Vecchio Continente hanno registrato una significativa ripresa a seguito della positiva performance di Wall Street.
I petroliferi hanno beneficiato dell’aumento del prezzo del petrolio. Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) ha guadagnato lo 0,5%, Total (FR0000120271) lo 0,9% e
BG Group (GB0008762899) lo 0,7%.
STMicroelectronics (NL0000226223) ha guadagnato il 4,2%. Il primo produttore europeo di semiconduttori ha deciso di uscire da ST-Ericsson.
Mediaset (IT0001063210) ha guadagnato il 2,1%. Deutsche Bank ha alzato il suo rating sul titolo dell’operatore televisivo a “Buy”.
I bancari hanno guidato la lista dei ribassi. Commerzbank (DE0008032004) ha perso l’1,6%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 2,6%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 5,2% e Banco Santander (ES0113900J37) l’1,7%.
RWE (DE0007037129) ha perso l’1%. BofA Merrill Lynch ha tagliato il suo rating sul titolo del gigante tedesco delle utilities da “Neutral” ad “Underperform”.
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