I principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,4%, il FTSE MIB a Milano lo 0,4%, lo SMI a Zurigo lo 0,1%, il DAX a Francoforte lo 0,6%, il CAC40 a Parigi lo 0,7% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,2%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dello 0,5%.
In mancanza di notizie di rilievo sulle piazze finanziarie del Vecchio Continente sono scattate oggi delle prese di beneficio.
Il settore delle utilities ha guidato la lista dei ribassi. Centrica (GB00B033F229) ha perso il 2,1%, ENEL (IT0003128367) l’1,9%, EdF (FR0010242511) il 2,6%, E.ON (DE0007614406) l’1,7% e RWE (DE0007037129) il 3%. Deutsche Bank ha avvertito in una nota che il peggio per il settore europeo delle utilities non è ancora passato. Tra i singoli titoli la banca d’affari tedesca ha declassato EdF e E.ON a “Sell” e RWE a “Hold”.
La debolezza del prezzo del petrolio ha penalizzato i petroliferi. BP (GB0007980591) ha perso l’1,1%, Total (FR0000120271) l’1,7% e Eni (IT0003132476) l’1,2%.
Infineon (DE0006231004) ha perso il 2,2%. BofA Merrill Lynch ha tagliato il suo rating sul titolo da “Neutral” a “Underperform”.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha guadagnato il 3,8%, Commerzbank (DE0008032004) il 4,2%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 3,5% e UniCredit (IT0000064854) l’1,8%. Il comitato dei governatori riuniti alla Bri (Banca dei Regolamenti Internazionali) ha deciso che le banche avranno più tempo per costruire i cuscinetti di liquidità previsti da Basilea 3.
Daimler (DE0007100000) ha guadagnato l’1%. Secondo delle voci di stampa il fondo sovrano cinese China Investment Cooperation avrebbe l’intenzione di acquistare tra il 4% e il 10% del gruppo tedesco.
Peugeot (FR0000121501) ha chiuso in rialzo del 5,6%. Secondo CM-CIC Securities il gruppo francese potrebbe cedere quest’anno la sua partecipazione in Faurecia (FR0000121147).
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