
Palazzo Koch si attende un miglioramento della situazione nella seconda metà dell'anno.
La Banca d'Italia ha tagliato le sue previsioni sull'economia nel 2013. Palazzo Koch si attende ora un calo del PIL dell'1% e non dello 0,2%, come stimato precedentemente. La Banca d'Italia spiega nel suo ultimo Bollettino Economico trimestrale che il contesto internazionale è peggiorato e che l'attività è rimasta debole nei mesi più recenti. La Banca d'Italia prevede tuttavia un miglioramento della situazione nella seconda metà dell'anno. La svolta ciclica sarebbe resa possibile dalla graduale ripresa degli investimenti, a seguito della normalizzazione delle condizioni di finanziamento e del recupero della domanda nell'area dell'euro, nonché del parziale miglioramento del clima di fiducia. Per il 2014 la Banca d'Italia prevede una crescita dello 0,7%. Secondo via Nazionale i rischi resterebbero però elevati. I maggiori fattori di rischio al ribasso sarebbero legati all'andamento della domanda interna e alle condizioni del credito: il ritorno a tassi positivi di accumulazione potrebbe essere ritardato da un'evoluzione meno favorevole delle aspettative delle imprese; gli effetti sull'attività delle banche del deterioramento dei bilanci bancari e dell'accresciuta rischiosità della clientela potrebbero essere più persistenti. L'occupazione dovrebbe ridursi ulteriormente quest'anno (quasi dell'1%) e ristagnare nel successivo. Per il 2014 la Banca d'Italia prevede che il tasso di disoccupazione toccherà il 12%.

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