La maggior parte dei principali indici azionari europei ha chiuso oggi in ribasso. Il DAX a Francoforte ha perso lo 0,5%, il CAC40 a Parigi lo 0,3%, l’IBEX 35 a Madrid l’1,2% e il FTSE MIB a Milano lo 0,3%. Il FTSE 100 a Londra è rimasto invariato, lo SMI a Zurigo ha guadagnato lo 0,3%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dello 0,8%.
In attesa delle indicazioni che arriveranno dal G20 gli investitori sono stati restii ad esporsi a rischi. Sulle borse del Vecchio Continente hanno continuato inoltre a pesare i timori relativi allo stato di salute dell’economia. Mario Draghi ha dichiarato oggi che i recenti dati sono stati più negativi del previsto ma che la situazione si sta stabilizzando.
I bancari sono stati anche oggi deboli. Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha perso l’1,1%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 2,7%, Banco Santander (ES0113900J37) l’1,4% e UBS (CH0024899483) l’1,6%.
Il calo del prezzo del petrolio ha penalizzato i petroliferi. BP (GB0007980591) ha perso lo 0,4% e Total (FR0000120271) l’1,2%.
PPR (FR0000121485) ha guadagnato il 7,6%. Il gruppo francese ha annunciato dei dati di bilancio migliori delle attese del mercato ed espresso ottimismo sul 2013.
Renault (FR0000131906) ha guadagnato il 3,5%. J.P. Morgan ha alzato il suo rating sul titolo del costruttore di auto da “Neutral” ad “Overweight”.
Eni (IT0003132476) ha guadagnato il 2,1%. Il gruppo petrolifero ha annunciato un aumento del suo dividendo ed indicato di attendersi per il 2013 una crescita della sua produzione.
Fresnillo (GB00B2QPKJ12) e Randgold Resources (US7523443098) hanno perso rispettivamente il 6,3% e il 3,8%. Citigroup ha declassato i titoli dei produttori di metalli preziosi a “Sell”.
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