Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso anche oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,3%, il DAX a Francoforte l’1,5%, il CAC40 a Parigi lo 0,4%, l’IBEX 35 a Madrid lo 0,8%, il FTSE MIB a Milano lo 0,7% e lo SMI a Zurigo lo 0,5%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è salito dello 0,8%.
Tutti i riflettori sono stati puntati oggi sulle elezioni italiane. Le borse europee hanno ridotto nel finale di seduta significativamente i loro guadagni dopo che dalle prime proiezioni è emerso che nessun partito potrebbe raggiungere una maggioranza di governo.
I bancari hanno proseguito il rimbalzo iniziato venerdì scorso. Commerzbank (DE0008032004) ha guadagnato il 2,4%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 2,7% e UniCredit (IT0000064854) l’1,5%.
Deutsche Boerse (DE0005810055) ha guadagnato il 5,6%. Secondo delle indiscrezioni raccolte da “Bloomberg” il CME Group (US1677601072) avrebbe approcciato la compagnia che gestisce la Borsa di Francoforte per discutere di una fusione. Il gruppo tedesco ha però smentito di star negoziando con il CME
Vivendi (FR0000127771) ha guadagnato il 3,2%. Secondo quanto riporta il canale televisivo “BFM TV” Numéricable avrebbe l’intenzione di fare un’offerta per SFR, la divisione telefonica del conglomerato.
Elan (IE0003072950) ha guadagnato il 6,9%. RP Management ha fatto un offerta di circa $6,5 miliardi per la compagnia biofarmaceutica irlandese.
Pearson (GB0006776081) ha perso il 3,7%. Il gruppo editoriale ha avvertito che il suo utile operativo non crescerà nel 2013.
Reckitt Benckiser (GB00B24CGK77) ha perso il 4%. La statunitense FDA (Food and Drug Administration) ha approvato la produzione della versione generica del Suboxone, il farmaco del gruppo britannico per il trattamento della dipendenza da oppioidi.
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