Quasi tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,5%, lo SMI a Zurigo lo 0,3%, il CAC40 a Parigi lo 0,1%, il FTSE MIB a Milano l’1,7% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,4%. Il DAX a Francoforte ha guadagnato lo 0,1%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dello 0,3%.
Sul mercato sono cresciuti i timori relativi alla crisi del debito. L’esito delle odierne aste di titoli di Stato dell’Italia è stato deludente, i rendimenti sono aumentati, allo stesso tempo la domanda è stata inferiore alle attese. Sulle borse del Vecchio Continente hanno pesato inoltre le notizie negative arrivate dal fronte societario.
Commerzbank (DE0008032004) ha chiuso in ribasso del 9,7%. La banca tedesca ha annunciato un aumento di capitale da €2,5 miliardi.
ENEL (IT0003128367) ha perso il 6%. Il colosso elettrico italiano si attende per quest’anno un calo del suo Ebitda a circa €16 miliardi.
Inditex (ES0148396015) ha perso il 2,7%. L’utile della più grande catena di negozi d’abbigliamento del mondo è aumentato lo scorso trimestre meno di quanto atteso dagli analisti.
Adecco (CH0012138605) ha perso il 2,1%. Il leader mondiale nella gestione delle risorse umane è calato lo scorso trimestre del 74% a €35 milioni. Il consensus era di €83 milioni.
Infineon (DE0006231004) ha perso il 2,4%. Morgan Stanley ha tagliato il suo rating sul titolo del produttore di semiconduttori da “Equal-weight” ad “Underweight”.
ASM International (NL0000334118) ha perso il 10%. Il gruppo olandese ha annunciato che venderà fino al 12% di ASM Pacific Technology (KYG0535Q1331). Gli investitori avevano scommesso su una scissione della compagnia.
Prudential (GB0007099541) ha guadagnato il 9,3%. Il gruppo assicurativo ha aumentato lo scorso esercizio l’utile più di quanto atteso dagli analisti ed annunciato un aumento del suo dividendo del 16%.
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