Cipro riceverà degli aiuti internazionali. Dopo delle lunghe trattative i ministri delle Finanze della zona euro hanno raggiunto nella notte tra venerdì e sabato un accordo su un pacchetto da circa €10 miliardi. Cipro è il quarto paese, dopo Grecia, Irlanda e Portogallo, a ricorrere all’ombrello di salvataggio europeo. La Spagna riceve, finora, aiuti solo per le sue banche.
L’accordo sul piano di salvataggio di Cipro prevede una misura choc. Per raggiungere i €17 miliardi ritenuti necessari per preservare il paese dal collasso verrà imposto un prelievo forzoso sui depositi bancari. A partire da martedì (lunedì è giorno festivo) il governo cipriota introdurrà una tassa del 9,90% sui depositi di importo superiore ai €100.000, e del 6,75% per quelli inferiori a questa soglia. In questo modo dovrebbero venir raccolti €5,8 miliardi. La tassa punta a far partecipare al salvataggio di Cipro i capitali di dubbia provenienza. Le banche cipriote, che verranno salvate con gli aiuti internazionali, sono da tempo sospettate di riciclare denaro “sporco”, soprattutto dalla Russia. Si stima che un terzo dei depositi appartenga a ricchi cittadini non residenti a Cipro. L’applicazione della tassa sui depositi inferiori ai €100.000 colpirà però anche i piccoli risparmiatori. Il presidente Nikos Anastasiades ha difeso l’accordo raggiunto a Bruxelles. Secondo Anstasiades il paese avrebbe avuto solo due opzioni a disposizione: il collasso del sistema bancario e una bancarotta disordinata oppure una dolorosa ma controllata gestione della crisi. Oltre ad introdurre la tassa sui depositi il governo di Nicosia aumenterà la tassa sulle società dal 10% al 12,5% ed effettuerà privatizzazioni per €1,4 miliardi.
Le misure annunciate dal governo cipriota sono state criticate aspramente da più parti. Il loro voto in Parlamento, previsto per oggi, è slitatto a domani. Anche l’atteso discorso alla nazione di Anastasiades è stato rinviato. Secondo quanto riporta la radio nazionale cipriota il governo starebbe inoltre studiando di tenere chiuse le banche anche martedì per evitare un loro assalto da parte dei cittadini.
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