
Il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, prevede ora per quest'anno un calo del PIL dell'1,3%.
Il governo italiano ha tagliato le sue previsioni sull'economia nel 2013. Il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, prevede ora per quest'anno un calo del PIL dell'1,3%. Nel DEF, il Documento di economia e finanza, il governo aveva previsto un calo di solo lo 0,2%. Per il 2014 Grilli si attende invece un miglioramento rispetto alle precedenti previsioni, il PIL dovrebbe crescere dell’1,3% contro il +1,1% stimato in precedenza. Il deterioramento macroeconomico avrà delle ripercussioni sui saldi di finanza pubblica. Il rapporto deficit/PIL dovrebbe attestarsi nel 2013 al 2,4% e nel 2014 all'1,7%. Grilli ha annunciato che l'Italia aumenterà il debito pubblico di €20 miliardi all'anno (per due anni) per ripagare i debiti accumulati dalla pubblica ammistrazione nei confronti delle aziende. Grilli ha spiegato che rispetto al tetto fissato dal Patto di Stabilità europea, c'è un margine dello 0,5% (poco più di €8 miliardi) fino al 2,9%, che sarà utilizzato per favorire la liquidazione delle spese in conto capitale degli enti locali. Gli altri €11 miliardi saranno utilizzati per la spesa corrente. Nel 2014, i €20 miliardi di debito pubblico in più saranno invece tutti impiegati per la spesa corrente.

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