Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,5%, il CAC40 a Parigi l’1,2%, l’IBEX 35 a Madrid l’1,5%, il FTSE MIB a Milano l’1,5%, il DAX a Francoforte l’1,6% e lo SMI a Zurigo lo 0,7%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dell’1,5%.
L’Eurogruppo ha approvato oggi gli aiuti per Cipro. Sul piano di salvataggio dell’isola è scoppiato però un “giallo” che ha pesato sui mercati. Il presidente di Cipro, Nicos Anastasiades, ha annunciato che chiederà un “aiuto supplementare” ai partner della zona euro. In seguito è arrivata una precisazione: le parole di Anastasiades sarebbero state “malintese”, Cipro non avrebbe chiesto più soldi a Bruxelles, ma solo un utilizzo più veloce dei fondi europei.
Sulle borse del Vecchio Continente hanno inoltre pesato i deboli dati macroeconomici pubblicati oggi negli USA.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso l’1,5%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 3,6%, BNP Paribas (FR0000131104) il 3%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l’1,8%, BBVA (ES0113211835) il 2,4% e UBS (CH0024899483) l’1,7%.
Il forte calo dei prezzi dei metalli ha penalizzato i minerari. BHP Billiton (GB0000566504) ha perso il 2,1%, Eurasian Natural Resources (GB00B29BCK10) il 3%, Randgold Resources (US7523443098) il 4,6% e Vedanta (GB0033277061) I’1,5%.
Volkswagen (DE0007664039) ha perso il 3,3%. Il gruppo di Wolfsburg ha aumentato lo scorso mese le vendite meno di quanto atteso dagli analisti.
K+S (DE0007162000) ha perso il 3,9%. Deutsche Bank ha tagliato il suo rating sul titolo del primo roduttore europeo di fertilizzanti a base di potassio da “Hold” a “Sell”.
Telecom Italia (IT0003497168) ha guadagnato il 3,8%. Il Consiglio di Amministrazione dell’operatore telefonico ha deliberato ieri di costituire un comitato per studiare una possibile fusione con 3 Italia.
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