I principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in deciso rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato il 2%, il DAX a Francoforte il 2,4%, l’IBEX 35 a Madrid il 3,3%, il FTSE MIB a Milano il 2,9%, lo SMI a Zurigo il 2,5% e il CAC40 a Parigi il 3,6%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è salito del 3,1%.
Sul mercato si sono ridotti ulteriormente i timori relativi alla crisi del debito. Dopo la sua rielezione a presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha iniziato già oggi le consultazioni per la formazione di un nuovo governo in Italia. Le odierne aste di titoli di Stato della Spagna a breve termine hanno avuto inoltre un esito migliore del previsto. Gli investitori scommettono oltre a ciò che dopo i recenti deboli dati macroeconomici la BCE taglierà la prossima settimana i suoi tassi d’interesse.
I bancari sono stati anche oggi positivi. Barclays (GB0031348658) ha guadagnato il 3%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 5,1%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 6,8%, UniCredit (IT0000064854) il 5,2% e BBVA (ES0113211835) il 4,8%.
STMicroelectronics (NL0000226223) ha guadagnato il 9,2%. Il produttore di semiconduttori ha chiuso anche lo scorso trimestre in rosso ma indicato di attendersi per il corrente trimestre un miglioramento dei suoi risultati.
Fiat (IT0001976403) ha guadagnato il 6,1%. UBS ha alzato il suo rating sul titolo del Lingotto da “Neutral” a “Buy” ed il target price da €4,00 a €5,50.
ARM Holdings (GB0000595859) ha chiuso in rialzo dell’11,9%. La compagnia britannica ha aumentato lo scorso trimestre i ricavi a 170,3 milioni di sterline. Gli analisti avevano atteso 160 milioni di sterline.
Richemont (CH0012731458) ha guadagnato l’8,3%. Il primo produttore al mondo di gioielli ha aumentato lo scorso esercizio l’utile netto di circa il 30%. Gli analisti avevano previsto un aumento del 25%.
Telecom Italia (IT0003497168) ha chiuso in rialzo del 6,3%. Secondo quanto riporta “Bloomberg” l’operatore telefonico potrebbe far confluire la rete fissa in una nuova compagnia il cui 30% sarebbe in seguito ceduto alla Cassa Depositi e Prestiti per circa €2 miliardi.
Associated British Foods (GB0006731235) ha guadagnato l’8,1%. La compagnia che controlla la catena di abbigliamento low cost Primark ha aumentato nel primo semestre l’utile prima delle tasse del 26% ed annunciato un incremento del suo dividendo ad interim del 10%.
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