Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,3%, il DAX a Francoforte lo 0,2%, il FTSE MIB a Milano lo 0,5%, lo SMI a Zurigo lo 0,5%, il CAC40 a Parigi lo 0,6% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,8%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dello 0,8%.
In un rapporto confidenziale inviato alla Corte Costituzionale tedesca e pubblicato dal quotidiano “Handelsblatt” la Bundesbank ha criticato aspramente l’acquisto di titoli di stato da parte della BCE. La notizia ha fatto riaumentare i dubbi degli investitori sulle capacità della zona euro di superare la crisi del debito. A pesare sulle borse del Vecchio Continente è stato inoltre il deludente dato sul PIL degli USA nel primo trimestre.
Tra i bancari Deutsche Bank (DE0005140008) ha perso l’1,9%, Société Générale (FR0000130809) lo 0,9%, Banco Santander (ES0113900J37) l’1,4% e UBS (CH0024899483) l’1%.
Il calo dei prezzi dei metalli ha penalizzato i minerari. Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 2,6%, BHP Billiton (GB0000566504) l’1,5% e Rio Tinto (GB0007188757) il 2,7%.
PPR (FR0000121485) ha perso il 6,7% I ricavi del gruppo francese sono aumentati nel primo trimestre meno di quanto atteso dagli analisti.
Alcatel-Lucent (FR0000130007) ha perso il 2,8%. Il gigante delle infrastrutture per le telecomunicazioni ha registrato lo scorso trimestre una perdita superiore alle previsioni degli analisti.
BASF (DE0005151005) ha guadagnato il 3,7%. Il leader mondiale della chimica ha aumentato lo scorso trimestre il suo Ebit adjusted del 10% a €2,21 miliardi. Gli analisti avevano previsto €2,10 miliardi.
Total (FR0000120271) ha perso l’1,4%. L’utile del gruppo petrolifero francese è sceso nel primo trimestre più di quanto atteso dal mercato.
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